Questa storia è un esempio di come la fede possa essere una fonte di forza e coraggio. La protagonista ha superato le sue paure e ha fatto una scelta importante per la sua vita, anche se questa scelta ha comportato dei sacrifici. La ragazza aveva iniziato a pensare di indossare il velo quando aveva 12 anni, ma aveva sempre avuto paura di essere giudicata e discriminata. Tuttavia, la morte del suo gatto, Pelusce, le ha fatto capire che la vita è breve e che non bisogna avere paura di vivere la propria fede in modo autentico. Da quel giorno, ha iniziato a indossare il velo quotidianamente. La sua decisione è stata difficile, ma le ha dato una nuova forza e determinazione.
Vorrei raccontare la mia storia di come ho messo il velo.
La mia storia di come ho deciso di mettere il velo inizia quando avevo 12 anni e ho iniziato a pensare a questa scelta come un modo per avvicinarmi a Dio. Questo pensiero è nato quando ho varcato per la prima volta le porte di una moschea. Tuttavia, a quel tempo, non ho avuto il coraggio di indossarlo, temendo di essere giudicata diversamente a scuola, soprattutto considerando l'inizio dell'islamofobia in Italia.
Questo desiderio di indossare il velo non mi ha mai abbandonato, e ogni anno mi ripromettevo che sarebbe stato l'anno in cui avrei fatto questa scelta importante. Ma il coraggio mi mancava.
Mi preoccupavo eccessivamente di ciò che la gente avrebbe pensato, come ad esempio: "è stata obbligata dal padre" o "poverina".
Tutto è cambiato durante il mio primo anno di laurea magistrale quando ho adottato un gatto, Pelusce. Questo piccolo compagno peloso ha sconvolto la mia vita in modi che non avrei mai immaginato. Mi ha insegnato tanto sulla vita stessa ed è diventato una parte essenziale di me. Abbiamo condiviso sei meravigliosi anni insieme. Pelusce dormiva con me, sapeva quando tornavo a casa dal lavoro, mi dava baci e abbracci. Era il mio piccolo bambino.
Poi, il 4 settembre 2023, ho ricevuto una notizia che non avrei mai potuto immaginare. Il mio vicino mi ha chiamato per dirmi che Pelusce era stato investito da una macchina ed era morto.
È stato il giorno più doloroso della mia vita, ma anche un momento di rinascita.
Da quel giorno ho deciso che non avrei mai più lasciato casa senza il velo. Ho preso il primo velo che avevo, quello che usavo per le preghiere, ho indossato una camicia lunga e sono andata a comprare abiti appropriati per una hijabista. Pelusce è stato il mio sabbab. Grazie a lui, ho trovato il coraggio di indossare il velo.
La vita è effimera, e noi siamo solo di passaggio in questo mondo. La nostra vera vita sarà nel paradiso (in sh'allah). E anche se questo concetto era nella mia mente, è stato solo Pelusce a farmelo davvero comprendere Subhanallah. Spero di andare in Jannah e di rivedere il mio amato gattino lì. La sua presenza nella mia vita è stata davvero un dono speciale.
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La tua testimonianza potrebbe aiutare le ragazze che stanno considerando l'idea di indossare il Hijab, offrendo loro un punto di vista autentico e reale. Inoltre, potrebbero anche promuovere una maggiore comprensione e accettazione all'interno delle nostre comunità e nella società in generale.