Assia, una ragazza musulmana, ha deciso di indossare il velo a 19 anni. Aveva una visione negativa del velo, che considerava un ostacolo alla sua vita e un elemento che la sminuiva agli occhi degli altri. Tuttavia, durante l'ultimo anno di liceo, Assia ha iniziato a cambiare idea sul velo. Ha iniziato a frequentare TikTok e Instagram, dove ha visto tante donne e ragazze musulmane con il velo che erano belle, talentuose e di successo. Questo l'ha convinta che il velo non era un ostacolo, ma un modo per esprimere la sua fede e la sua identità. Assia ha deciso di indossare il velo, un giorno prima di uscire con le sue amiche. All'inizio non era molto sicura di come gestirlo, ma si è sentita molto felice. Le sue amiche l'hanno supportata e le hanno detto che il velo le donava. Assia ha detto che oggi è un tutt'uno con il suo velo e che si sente bella sia con che senza. La storia di Assia è un esempio di come la fede possa guidare le nostre scelte. Assia ha deciso di indossare il velo perché è convinta che sia un modo per esprimere la sua fede e la sua identità. La sua storia è anche un esempio di come il sostegno delle persone care possa essere importante per prendere decisioni importanti.
Ciao! Ho deciso di condividere la mia storia di come ho indossato il velo la prima volta, visto che so quanto possa essere d'aiuto, Inshallah.
Io ho iniziato ad indossare il velo a due mesi dai miei 19 anni, poco dopo essermi diplomata e aver iniziato l'università. Il 20 ottobre 2020. Ricordo molto bene quel giorno con piacere.
Durante gli anni di adolescenza ero sempre ferma sul pensiero per cui il velo fosse qualcosa di compromettente, un ostacolo nella vita di una donna e un elemento che la potesse sminuire, rendere più piccola agli occhi degli altri. Non mi piaceva soprattutto esteticamente, avevo molto impressa l'immagine che ne davano a livello sociale in Italia e mai mi sarei messa nella situazione di dover spiegare ogni volta agli altri che in realtà non sono come le donne col velo che fanno vedere. Era una realtà che volevo mi stesse distante.
Sottolineo che il velo per me era un elemento a parte dalla religione. Avevo la fede a cuore. Semplicemente non ne ero abbastanza consapevole.
Cominciata la quinta superiore, iniziai a cambiare in maniera molto spontanea il mio modo di pensare nei confronti di tanti punti dell'Islam. Dal Ramadan prima mi ero iniziata ad allenare per migliorarmi di fronte ad Allah. Con l'inizio dell'ultimo anno di scuola, incominciai a valutare spesso il mio modo di vestire e gli outfit da indossare. Ancora oggi non saprei spiegare bene il come e il perché di questo cambiamento mentale radicale, soprattutto avendo solo migliori amiche italiane e non frequentando la moschea. (Mia madre dice che fossero i suoi Duaa, mi piace pensare fosse esattamente questo✨).
A fine febbraio iniziò la pandemia e tutto d'un tratto mi trovai rinchiusa in casa tra lezioni online e social. In quel periodo trovò la sua popolarità TikTok e io, come tutti, iniziai a utilizzarlo. Nel frattempo discutevo con una mia cara amica la questione velo e religione, cercando di ragionarci un po' su, e iniziammo a guardare per dei veli economici da acquistare online.
Su TikTok e su Instagram iniziarono ad andare virali nel mondo le "Hijabiste". Questa popolarità mi permise di avere finalmente un'immagine totalmente diversa delle donne e ragazze con il velo. Ragazze bellissime, con tante qualità e talenti.
Questo mi ha convinta ancora di più a iniziare ad indossarlo, con l'idea che non sarebbe stato un ostacolo nella mia vita, ma un potenziale strumento per valorizzarmi e darmi forza in ciò che credo.
Prima del velo era molto importante per me imparare a essere costante a svolgere altri doveri religiosi. Una volta raggiunti gli obiettivi mi ero convinta ufficialmente. Ne parlai solo con mia mamma, che ne fu felice.
Per mesi me lo provavo e riprovavo addosso. Avevo solo un vecchio velo nero da moschea. Guardavo i tutorial e lo provavo senza mai stancarmi, per abituarmi a vedermici e per assicurarmi di starci bene.
Purtroppo però c'era un problema. Pochi mesi dopo avrei dovuto sostenere l'esame di maturità e i miei professori per tanti anni mi avevano conosciuta come la ragazza dai capelli lunghi. Temevo molto che il velo potesse influenzare il mio esame, quindi decisi di posticipare la decisione.
Passò l'estate, e una mattina di ottobre, mentre mi preparavo per andare al sushi con delle amiche, decisi all'ultimo, prima di uscire, di indossare il velo, d'impulso. Lo feci. Quel giorno non sapevo proprio gestirlo il velo e la cosa mi fa sorridere. Però ne fui estremamente felice. Uscii senza dire niente a mia mamma che però mi vide dalla finestra e mi mandò un messaggio congratulandosi.
Non mi sentii minimamente giudicata. Anzi non cambiò proprio nulla. Mi sentivo la stessa medesima Assia.
Avevo, e ho ancora, la fortuna di avere delle amiche italiane estremamente supportive che mai un giorno mi hanno fatta sentire in difetto per questa scelta. Anzi. Un giorno d'estate durante un aperitivo furono proprio loro a dirmi "Ma Assia, e il velo quando lo metterai finalmente, essendo musulmana?" Pur non avendone mai parlato con loro.
La mia migliore amica, quando lo misi, mi disse:
"Il velo ti dà una luce in più, che è pazzesca";
un altro giorno mi disse:
"Il velo ti rende più pulita, è come se esternasse il tuo essere una persona per bene".
Ringrazio Dio ogni singolo giorno per questa scelta, di cui mai un singolo giorno mi sono pentita. Oggi sono un tutt'uno con il mio velo. E so di essere bella sia senza velo che con 🤍
Vuoi metterti in contatto con Assia? la trovi su instagram ---> assia.bensabeur
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La tua testimonianza potrebbe aiutare le ragazze che stanno considerando l'idea di indossare il Hijab, offrendo loro un punto di vista autentico e reale. Inoltre, potrebbero anche promuovere una maggiore comprensione e accettazione all'interno delle nostre comunità e nella società in generale.
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