Una ragazza musulmana ha deciso di indossare l'hijab due anni fa, durante il lockdown. La decisione è stata improvvisa e non è stata supportata dai suoi genitori, che le hanno fatto pressioni per toglierlo. La ragazza ha trovato il sostegno delle sue amiche, che l'hanno aiutata a superare le difficoltà iniziali. Ad oggi, la ragazza è felice della sua scelta e ritiene che sia stata la migliore della sua vita.
Ciao! Mi ha fatto molto piacere vedere questo format, così ho deciso di raccontarvi anche la mia storia.
Io ho messo il Hijab ormai due anni fa, durante il Lockdown. Ero a lezione in DAD di matematica, ero chiusa nella camera dei miei genitori e notai il velo di mia madre. Non so perché mi venne addosso una sensazione stranissima, la prima e ultima volta che l'ho provata. Fatto sta che presi il velo e me lo provai davanti allo specchio. Voglio precisare che io avevo intenzione di metterlo, ma molto più in là, anzi a volte avevo pensieri sul non metterlo proprio. Dopo averlo provato
iniziai a piangere per quella sensazione molto strana che tutt'ora non mi so spiegare.
Presi il telefono e scrissi alla mia migliore amica: "Voglio mettermi il velo" (ho tutt'ora il messaggio tra i preferiti).
Già dal giorno dopo iniziai a mostrarmi con il velo durante le lezioni a distanza. È stata una decisione immediata, senza stare lì a provare o a pensarci su. Il problema è che pensavo che i miei genitori mi avrebbero sostenuto appieno, peccato che non fu così. Mio padre, per esempio, mi continuava a mandare frecciatine del tipo:
"Stai meglio senza, se lo metti ti rovini",
"Ma ha a che fare con il terrorismo, perché è una cosa così improvvisa?".
Già nei primi giorni mi incitava a toglierlo:
"Non troverai mai lavoro",
"Sei ancora giovane",
"Perché devi coprire quei bellissimi capelli, ma toglilo".
Infatti l'inizio per me è stato molto difficile, certe frasi mi incitavano a toglierlo. Per fortuna ho avuto il sostegno appieno di tutte le mie amiche, che mi hanno aiutata tantissimo a continuare per la mia strada.
Ad oggi posso affermare che è stata la miglior scelta della mia vita, nonostante tutto. Non c'è cosa migliore, francamente!