Naima, una studentessa universitaria di 24 anni, ha indossato l'hijab per 12 anni. La sua decisione di indossarlo non fu facile, ma alla fine sentì che era la cosa giusta da fare. All'età di 12 anni, Naima iniziò a chiedersi se fosse pronta a diventare una donna. Era un po' spaventata all'idea di indossare l'hijab, ma anche determinata a farlo. Parlò con sua madre, che la rassicurò e la sostenne nella sua decisione. Naima sapeva che l'hijab era un simbolo della sua fede islamica e che era importante per lei indossarlo. Nel corso degli anni, Naima ha imparato ad amare il suo hijab. È diventato una parte integrante di lei e la aiuta a rimanere fedele alla sua religione. Naima vuole che la sua storia sia di ispirazione per altre donne musulmane. Vuole che sappiano che non c'è un momento perfetto per iniziare a indossare l'hijab. Il più importante è fare del proprio meglio e avere fede.
Assalam Aleikum!
Non saprei come iniziare, un po' perché la mia storia non ha nulla di speciale e un po' perché ho tanto che vorrei condividere.
Innanzitutto piacere; mi chiamo Naima, sono una studentessa universitaria di 24 anni e ormai porto il velo con orgoglio da ben 12 anni. Dodici anni non sono per niente pochi: una dozzina di anni, sono 4.380 giorni, 12 Ramadan e 12 anni di preghiera!
Del periodo in cui ho iniziato ad indossare il Hijab ricordo molti dettagli. Ricordo un acuto momento di ansia all'idea di essere ufficialmente diventata "donna". "Non è troppo presto?", pensai. "Non poteva aspettare i 14 anni?" Mi domandavo un po' spaventata all'idea di questo misterioso nuovo capitolo della mia vita. Essere una persona adulta, una Donna, sembrava una cosa così complicata che avrei voluto onestamente ritardarla il più possibile.
Di base questi pensieri non durarono molto e scomparvero abbastanza velocemente dopo aver parlato con mia madre, che mi calmò e mi fece capire che in realtà le cose non sarebbero cambiate l'indomani, che avevo ancora tempo di crescere, di imparare e maturare. Mi rassicurò molto e di questo la ringrazierò sempre.
A quel punto però mi ricordai del velo.
La decisione di mettere il Hijab per me non fu un pensiero particolarmente difficile (sono stata molto fortunata) in gran parte grazie alla mia sorellona che ormai lo portava da anni. Sapevo cosa fosse il Hijab, sapevo che avrei incontrato degli ostacoli se avessi deciso di indossarlo e sapevo che era la cosa giusta da fare. Non saprei come descriverlo, ma nell'angoscia di tanti altri fattori di quel periodo non avevo intenzione di vacillare in questo.
Ricordo di aver pensato che se Allah ﷻ avesse richiesto questo da me, se chiaramente e onestamente avessi trovato questa informazione nel Corano, l'avrei fatto, senza "se" e senza "ma". Per me era come schierarsi dalla parte dell'Islam, dalla parte della mia religione, come sventolare una bandiera che annunciava al mondo che sì, io sono Naima e sono musulmana.
Ricordo anche con tanta dolcezza quando mia madre mi ricordò che per questa decisione eravamo inclusi solo io e Allah ﷻ e che qualsiasi decisione avessi preso non doveva essere per rendere felice lei o chiunque altro, ma solo per me stessa e Dio.
Nel corso degli anni poi mettere il mio Hijab diventò una parte integrante di me,
una connessione costante alla mia religione che mi ha mantenuta salda in momenti difficili.
Ogni giorno, mentre mi vesto, non posso fare a meno di pensare ad Allah ﷻ e ogni volta che ho dei dubbi o vacillo il mio Hijab mi aiuta a mantenermi sulla retta via.
Io sono cresciuta quindi portando il Hijab. Sono passata dai veli voluminosi e super colorati, quelli a due pezzi che usavo per la motoria, veli con i glitter, i disegni, le forme, coordinati (e non) al mio vestiario. Sono passata da veli a scacchi e jeans a veli color pastelli e gonne e tutto quello che il mondo offre. Sono stata la prima studentessa con il Hijab nel mio ospedale di riferimento durante il tirocinio, l'unica nella mia classe e un puntino in un mare di stoffa mentre giravo per le vie di Londra.
Per me il Hijab non significa perfezione, ma crescita.
Quindi, se questa lettura può servire anche a solo una persona, direi questo: non arriverà mai il momento perfetto per iniziare a indossare il velo perché la perfezione non è un prerequisito per la religione, secondo me. Fare del proprio meglio e avere fede sono gli unici fattori rilevanti.
Ora non so come concludere questo racconto, quindi vi lascio con un grosso abbraccio e tante tante du'a che Allah ci renda tutto facile e sereno, che allontani quello che è male per noi e avvicini quello che è giusto per noi.
رَبِّي اِشْرَحْلِي صَدْرِي وَ يَسِّرْلِي أَمْرِي وَاحْلُلْ عُقْدَةً مِّن لِّسَانِي يَفْقَهُوا قَوْلِي
آمين
Naima Hassan 💞
Vuoi metterti in contatto con Naima? Puoi scriverle su Instagram → @nai.hassan
La tua testimonianza potrebbe aiutare le ragazze che stanno considerando l'idea di indossare il Hijab, offrendo loro un punto di vista autentico e reale. Inoltre, potrebbero anche promuovere una maggiore comprensione e accettazione all'interno delle nostre comunità e nella società in generale.